La grande difficolta’ che incontriamo tutti i giorni nel nostro lavoro quando il cliente ci chiama per ricevere informazioni e preventivi di installazione per le canne fumarie delle stufe a pellet ( e non solo ) è quello di spiegare loro che l’installazione e la gestione di una stufa a pellet o a legna non è un gioco da ragazzi, non è un acquisto da sottovalutare. Non avete idea di quanti clienti ci rispondono: che cosa ci vuole per ” montare una stufa ” e per pulirla ci penso io. La pulizia quotidiana o comunque quella che puo’ fare il cliente non è sicuramente la manutenzione e il controllo che puo’ eseguire un tecnico specializzato che ogni anno per la sua formazione segue corsi su corsi.
Ma entriamo nel dettaglio dell’articolo.
Per l’installazione di una stufa a pellet, diversi sono i fattori da valutare prima di poterla acquistare: bisogna trovare la giusta posizione per collocarla, i kw adeguati per il riscaldamento dei metri quadri, far si che l’installazione non comporti pericoli a cose e persone e che sia accessibile ai tecnici per gli interventi e le manutenzioni. La normativa per esempio prevede che ci sia una presa d’aria nella stanza e vicino alla stufa, una presa elettrica, che non venga installata in prossimita’ di scale, con tende e mobili vicino etc… Ovviamente, è necessaria l’installazione di una canna fumaria per l’espulsione dei fumi.
Ma per una corretta installazione senza andare incontro a sanzioni è necessario affidarsi a tecnici qualificati e certificati. Se desiderate una stufa a pellet nella vostra casa, non dovrete richiedere dei permessi, anche se abitate in un condominio, eccetto limiti particolari esposti dal regolamento interno.
VI ricordiamo che l’installazione di una stufa a pellet fa parte dell’edilizia libera, ma se durante il montaggio si effettuano interventi di manutenzione straordinaria, dovrete esporre al Comune la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
Per questioni di sicurezza, la stufa non dovrà essere posizionata in luoghi a rischio incendio, come in garage, in un box, in bagno, o in camere da letto. Ma se non rispettate le norme esposte dalla legge, il prezzo delle multe vi potrebbe travolgere, quindi non fatevi trovare impreparati.
Fate caso anche alla classe di efficienza consentita nella vostra regione. In particolare, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana hanno delle norme specifiche da seguire per evitare le emissioni di fumi inquinanti, infatti, sono vietate le installazioni di stufe a pellet che sono poco efficienti e con una classe bassa.









Proprio perchè sempre di piu’ assistiamo a questi fenomeni e soprattutto perchè siamo obbligati a seguire la normativa e ad assumerci la responsabilita’ degli impianti ogni qualvolta interveniamo, abbiamo adottato la regola che, se il cliente non fa eseguire la manutenzione ordinaria da tecnico certificato, o non ci mostra il regolare rapporto di manutenzione ordinaria, se dovesse chiamare durante la stagione invernale per un anomalia , dovra’ pagare prima l’intervento tecnico e a seguire obbligatoriamente la manutenzione straordinaria con costi sicuramente molto piu’ alti di una manutenzione ordinaria. Le foto presenti nell’articolo, sono state eseguite dai nostri tecnici e vi mostrano quello che trovano ogni qualvolta eseguono le manutenzioni sulle stufe o sulle caldaie a pellet. Potrete capire da soli cosa puo’ succedere se tutti quei residui non vengono rimossi, se le guarnzioni delle porte per esempio non vengono sostituite, oltre alle autocombustioni vi ritroverete a respirare monossido di carbonio, cenere e fumo.
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